martedì 22 novembre 2011

Troppi pericoli per gli abitanti di via Consorti

VIGONZA Le persone che abitano in via Consorti, a Perarolo, preoccupate per l’incolumità loro e dei loro figli, lanciano un appello all’amministrazione comunale di Vigonza chiedendo di mettere quanto...


      VIGONZA
      Le persone che abitano in via Consorti, a Perarolo, preoccupate per l’incolumità loro e dei loro figli, lanciano un appello all’amministrazione comunale di Vigonza chiedendo di mettere quanto prima in sicurezza il passaggio pedonale. Il passaggio viene usato soprattutto dai bambini che uscendo la mattina dalle abitazioni lungo la strada si recano alla fermata del bus scolastico. Alessandro Lion ha segnalato il fatto alle Manutenzioni, ma sono passati più di quaranta giorni e non ha avuto finora alcuna risposta.
      Spiega Lion: «Il tratto in questione è quello compreso fra l’incrocio con via Diaz e il tunnel verso Vigonza (nella foto sopra). Dalla parte del tunnel le automobili dirette verso via Diaz arrivano a velocità sostenuta in quanto la strada larga del tunnel invoglia gli automobilisti a spingere sull’acceleratore, e questo costituisce un pericolo non da poco per i cittadini che abitano nel tratto di strada chiusa di via Consorti (civici 10 e sottocivici), quando escono con con la bici o con l’auto, in quanto c’è la curva e non si vede chi sopraggiunge a velocità elevata».
      Dove c’è il passaggio pedonale, invece, continua Lion, «le automobili che arrivano da via Diaz e girano a destra in via Consorti arrivano velocissime perché manca un dosso rallentatore e la casa all’incrocio non permette di avere la visuale libera. La curva, poi, viene affrontata a velocità spesso elevata e non si vede se qualcuno sta attraversando il passaggio pedonale».
      Il fatto è che su quelle strisce pedonali, nell’orario di gran traffico del mattino, passano in situazione di estrema pericolosità i bambini diretti alla fermata dell’autobus scolastico che li porta alla scuola media di Vigonza. (g.a.)

      venerdì 14 ottobre 2011

      Il Festival della lentezza

      L’eccessivo valore che diamo ai minuti, la fretta, che sta alla base del nostro vivere, è senza dubbio il peggior nemico del piacere (H.Hesse)

      giovedì 13 ottobre 2011

      Inaugurato a Padova, l'impianto fotovoltaico più grande d'Italia

      12,3 milioni di Watt di impianto, copre i tetti di 18 edifici e sette pensiline dell'Interporto padovano. Entro l'anno toccherà al PalaFabris

      L'interporto di Padova (Bergamaschi Marco) L'interporto di Padova (Bergamaschi Marco)

      • PADOVA - È stato inaugurato il tetto fotovoltaico più grande d'Italia con i suoi 12,3 milioni di Watt installati sui tetti di 18 edifici e sette pensiline adibite al parcheggio auto dell'Interporto di Padova. Un impianto realizzato da Solon Spa, azienda italiana del gruppo berlinese Solon Se, leader in Italia nella produzione di moduli e sistemi fotovoltaici. L'impianto produce energia e la immette in rete con una potenza prodotta tale che il 'tettò dell'Interporto di Padova potrà dare energia elettrica a circa 4.000 famiglie.
      «Si tratta di un tassello della politica di green economy che stiamo portando avanti da anni - ha detto il sindaco di Padova Flavio Zanonato - sui tetti delle scuole padovane e nel parcheggio dello stadio Euganeo abbiamo già realizzato impianti fotovoltaici che oltre a produrre energia elettrica pulita, cioè senza l'utilizzo di petrolio, generano anche un reddito che entra nelle casse dell'amministrazione. Entro l'anno altri due importanti impianti verranno allacciati alla rete elettrica - ha annunciato - quello sopra il nuovo pala indoor e quello in fase di montaggio sul tetto del PalaFabris». (Ansa)

      Chi si ricorda CAROSELLO?

      http://www.mondocarosello.com/